Falsa Malattia: Visita Fiscale o Investigatore Privato?
Nel diritto del lavoro, la “malattia” è uno stato patologico che determina una temporanea incapacità al lavoro specifico del lavoratore. Quando un lavoratore accusa un malore, ha l’obbligo di comunicare tempestivamente l’assenza al datore di lavoro. Deve anche recarsi dal medico curante, che trasmette all’INPS il certificato di diagnosi, sia telematicamente che cartaceamente. Inoltre, il lavoratore deve fornire l’indirizzo di reperibilità, se diverso da quello di residenza, che verrà annotato nel certificato.
L’INPS corrisponde un’indennità al lavoratore malato a partire dal quarto giorno di malattia. Questa è pari a una percentuale della retribuzione media giornaliera percepita nel mese precedente l’inizio della malattia. Per comprendere meglio quali strumenti un datore di lavoro ha per accertare una falsa malattia, è importante analizzare gli obblighi che il lavoratore deve osservare durante il periodo di malattia.
Obblighi del Lavoratore durante la Malattia:
- Obbligo di comunicazione e certificazione: il lavoratore deve comunicare al datore di lavoro lo stato di malattia. Deve presentare prima il certificato del medico curante e poi una seconda certificazione del medico specialista convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
- Obbligo di reperibilità: il lavoratore deve essere reperibile all’indirizzo fornito durante tutti i giorni di malattia certificata (compresi i festivi). Per il settore privato, le ore di reperibilità sono 10:00-12:00 e 17:00-19:00.
- Non pregiudicare la pronta guarigione: il dipendente non deve svolgere attività che possano pregiudicare la sua guarigione, evitando sforzi fisici di qualsiasi tipo.
- Comunicare la guarigione anticipata: se il lavoratore ritiene di essere guarito prima del termine del periodo certificato, deve richiedere un nuovo certificato medico.
Strumenti a disposizione del datore di lavoro per verificare la falsa malattia:
- Visita Fiscale: Gli accertamenti sanitari possono essere disposti entro le fasce di reperibilità, sette giorni su sette, inclusi i festivi. Il datore di lavoro può chiedere un medico fiscale per controllare lo stato di malattia del lavoratore. Le spese sono a suo carico (€41,67 nei giorni feriali, €52,82 nei festivi). Se il lavoratore non è reperibile, ha dieci giorni di tempo per giustificare l’assenza. Può anche fornire scuse plausibili.
- Investigatore Privato: Un investigatore privato può condurre un’indagine sul lavoratore in malattia. Può fornire prove oggettive come filmati e fotografie per dimostrare lo stato di salute del dipendente. Questa indagine non si limita alla verifica nelle ore di reperibilità. Può includere intere giornate per rilevare comportamenti illeciti. La Corte di Cassazione ha confermato la validità e liceità di queste indagini. Inoltre, ha sancito che i dati raccolti dagli investigatori privati possono giustificare il licenziamento per giusta causa (Cassazione, Sezione Lavoro, n. 17113 del 16 agosto 2016).
Attività Sanzionabili in Caso di Falsa Malattia:
- Attività che pregiudicano la pronta guarigione: L’osservazione diretta da parte dell’investigatore può evidenziare attività non congruenti con lo stato di malattia certificato. Questo può includere lavorare o partecipare ad attività fisiche. La Cassazione ha già trattato il caso in cui l’indagine svolta da un’agenzia investigativa, su richiesta del datore di lavoro, ha permesso di verificare la falsità della malattia. L’intervento dell’investigatore è giustificato per sospetti di illeciti in corso, senza dover dimostrare l’effettiva malattia.
- Assenza durante le fasce di reperibilità: L’osservazione diretta è decisiva per verificare la presenza o meno del lavoratore nel domicilio dichiarato. La Corte di Cassazione ha stabilito che il lavoratore deve dimostrare l’impedimento giustificato a rispettare le ore di reperibilità.
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Dott. Enrico Barisone